L’intento è di quelli seri, non certo l’ennesimo tentativo di dar vita ad un progetto per poi abbandonarlo sulla strada. Faremo di tutto perché questo non accada. Abbiamo scelto un nome così, Diurna, semplicemente perché ci piace il richiamo alla luce del giorno, la luce che ci fa vedere cosa succede e ci aiuta a comprendere cosa accade intorno a noi.
Diurna nasce da una necessità che sentiamo da tempo ed è quella di provare a colmare un vuoto diventato ormai insostenibile: la mancanza di un luogo di confronto vero, aperto e sincero in cui le idee e le proposte per la politica e per i territori possano circolare liberamente.
Gli spazi fisici per incontrarsi e discutere, sono sempre più ridotti e i tempi della vita delle persone sono sempre più ristretti per cui diventa quasi impossibile riuscire a confrontarsi di persona. Esistono delle piazze virtuali come i social network ma negli anni abbiamo imparato che privilegiano lo scontro e la polarizzazione rispetto al dialogo e al confronto: sono spazi necessari ma non sono sufficienti.
Ma lo spazio per parlare, leggere e riflettere è indispensabile, soprattutto per una comunità democratica e progressista che crede nella forza delle idee che possono raccontare e analizzare il presente per interpretarlo e, soprattutto, per cambiarlo.
Diurna nasce con questo scopo, dar vita a dibattiti e confronti sui temi che riguardano la vita delle nostre comunità locali, far conoscere punti vista anche scomodi sulle situazioni più nascoste o meno raccontate. Vogliamo offrire uno strumento in più alla comunità democratica di Roma e dei territori circostanti per sapere, approfondire e discutere. Diurna sarà un luogo aperto, plurale, tollerante e civile che non sarà mai la claque di qualcuno.
Diurna vuole essere oggettiva, non imparziale. Qui non troverete mai idee che si ispirano ad una cultura dell’odio e dell’intolleranza. Saremo uno spazio inclusivo, curioso, scomodo e sempre di parte, la parte di chi riconosce le radici della nostra democrazia, la parte della Costituzione e della pace. Non ci interessa dar voce ai finti rappresentanti del popolo, quelli che soffiano sui problemi e alimentano la rabbia, che cercano sempre il nemico, che non rispettano le persone e fanno della caccia al diverso la loro ragione di vita. Proveremo a dar voce a quell’altra parte della nostra società, quella che si batte per l’integrazione, per i diritti, per il rispetto degli altri e per la parità. Vorremmo essere un’esperienza utile che si pone al fianco di amministratori, esponenti della società civile, del sindacato e dell’impresa nel difficile compito di cambiare in meglio la vita delle persone, e al tempo stesso provare ad essere un luogo dove ospitare confronto e approfondimenti sul mondo che cambia, sulle grandi questioni che appassionano e preoccupano l’opinione pubblica. Vorremmo. E ci vogliamo provare.
Il nucleo che promuove Diurna è fatto di ragazzi e ragazze che vivono questo tempo, un tempo di grande velocità nei cambiamenti, un’epoca dove nulla è inaccessibile ma troppo sembra inarrivabile, dove niente si può nascondere ma dove è difficile trovare qualcosa di veramente utile. Siamo mossi dalla voglia di realizzare un’agorà interessante, dove sia possibile trovare notizie utili per la vita di tutti i giorni ma anche approfondimenti necessari per formarsi un’opinione.
Saremo, come detto sempre di parte, la parte del fronte democratico e progressista, non ci troverete mai altrove. Saremo qui e proveremo a starci come un pungolo. Non pensiamo troppo in grande, semplicemente nel nostro piccolo vorremmo dare un contributo. Ospiteremo la voce di tante sensibilità, nella convinzione che il confronto e il ragionamento sono l’unico antidoto all’isolamento e al particolarismo. Ecco, Diurna sarà dalla parte di chi tende una mano a chi ha bisogno, di chi parteggia per gli ultimi e gli indifesi, contro i prepotenti e gli egoisti. E soprattutto, come diceva Gramsci, contro gli indifferenti. Dal 14 marzo vai su diurna.net
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